Il percorso unico di Alessandra Mussolini, dalle sfide nel mondo del cinema alla carriera politica e le complesse dinamiche familiari.
Alessandra Mussolini, nota per il suo legame con una delle figure più controverse della storia italiana, si è aperta in una recente intervista con Il Corriere della Sera, condividendo dettagli sulla sua vita personale e professionale. La sua esperienza spazia dal cinema alla politica, fino ad affrontare le complessità della sua famiglia, in particolare la figura del padre, Romano Mussolini.
La transizione alla politica
Mussolini descrive il suo tentativo di entrare nel mondo del cinema, citando un episodio con Dino Risi che la esortò a cambiare cognome per evitare l’associazione con suo nonno. La sua risposta decisa dimostra una forte determinazione a mantenere la propria identità, nonostante le sfide poste dalle sue origini familiari. Dopo aver esplorato brevemente la carriera cinematografica con registi del calibro di Ettore Scola e Alberto Sordi, Mussolini decise di cambiare percorso, iscrivendosi prima a Lettere e poi a Medicina, conseguendo la laurea nel 1994.
La svolta nella vita di Mussolini avvenne con il suo ingresso in politica, quando il Movimento Sociale Italiano la candidò a sfidare Antonio Bassolino a Napoli. La sua campagna elettorale si rivelò un successo sorprendente, portandola al ballottaggio. Sebbene non abbia vinto, la sua ammirazione per Bassolino e l’idea di una potenziale coalizione riflettono un approccio politico aperto e flessibile.
Le complessità familiari
Il racconto si fa poi più intimo quando Mussolini parla della sua famiglia. Descrive suo padre come un “traditore seriale“, evidenziando le difficoltà vissute dalla madre, Maria Scicolone, e il sostegno ricevuto dalla zia, Sophia Loren. La dinamica familiare era complicata, segnata da continui litigi che spesso vedevano coinvolta anche la nonna Romilda. Nonostante queste sfide, Mussolini ricorda alcuni momenti felici, come le giornate trascorse al luna park o guardando film di Stanlio e Ollio in famiglia, che le hanno fornito un senso di normalità e felicità.
Ecco alcune dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera da Alessandra Mussolini: “Nonna, che era stata musicista anche lei, beccava i tradimenti di mio papà e li riferiva perfidamente a mia mamma. Mamma se la prendeva con papà. Papà faceva quello che fanno gli uomini di solito: negava, negava, negava. Magari era domenica, nonna per dispetto versava mestolate di ragù bollente nei piatti e lanciava cotolette che friggeva fino a farle diventare pietre“.
Ricordi non brutti “Due o tre al massimo. Una giornata al luna park dell’Eur, una domenica nel lettone a guardare Stanlio e Ollio in pigiama tutti assieme, più il gioco del buio che dà il titolo al libro, che facevamo con mio papà nella piccola casa in cui abitavamo“.